In occasione del trasferimento della salma di Francisco Franco (non rispettare la sepoltura del nemico è una delle manifestazioni più barbare della società moderna), sono stati ricordati i numeri della guerra civile spagnola.
I "buoni" fecero una mattanza impressionante di membri della Chiesa Cattolica: 13 vescovi, 4.184 preti diocesani e seminaristi, 2.635 religiosi, 283 suore. Sono numeri sistematicamente occultati da chi detiene la bacchetta magica della memoria.
Oggi a "sparare" sui cattolici sono gli stessi 'vescovi' e 'preti' impregnati di modernismo (presenti, lo ricordo sempre, dentro la Chiesa e contro la Chiesa), ma questo è un altro discorso.
Sulle vicende della guerra civile spagnola e sui rapporti tra le diverse anime delle forze nazionali (in particolare tra Carlisti e Falangisti, che dopo il 1939 non ebbero vita facile col governo franchista), consiglio vivamente la lettura del libro di Alfredo Roncuzzi, "L’altra frontiera. Un requeté romagnolo nella Spagna in guerra" (Edizioni del Girasole, Ravenna 2010, pag. 264 - Qui la recensione).
Dalla bacheca facebook di don Ugo Carandino IMBC
Nel corso della guerra civile spagnola gli anarco-comunisti e le brigate internazionali, sotto la regia della massoneria internazionale, uccisero 13 Vescovi, 4.184 preti diocesani e seminaristi, 2.635 religiosi, 283 suore e migliaia di civili: un massacro nascosto dalla storiografia ufficiale. Onore al Caudillo, all'Esercito, ai Requetés e a tutti i combattenti nazionali per aver difeso dal 1936 al 1939 la Spagna e la Chiesa dai criminali senza Dio e senza patria.
Dalla bacheca facebook del Centro Studi Giuseppe Federici
I rivoluzionari, che hanno scavato la fossa alla civiltà cristiana, amano dissotterrare le salme degli avversari. Nella foto la profanazione delle tombe dei reali nella basilica di Saint-Denis.
Dalla bacheca facebook del Centro Studi Giuseppe Federici
Il premier socialista spagnolo Sanchez mantiene una delle sue promesse: è stata rimossa la salma di Francisco Paulino Hermenegildo Teódulo Franco y Bahamonde dalla Valle de los Caídos (anche Basílica de la Santa Cruz del Valle de los Caídos).
Sotto il governo di Franco - che pure ha avuto le sue ombre giudicate secondo misura dalla vera storiografia - furono aboliti il divorzio, l'aborto e l'uso di contraccettivi. Se non erro, la sodomia e la prostituzione vennero dichiarati reati perseguibili penalmente ed il Cattolicesimo fu finalmente proclamato Religione di Stato.
Franco sapientemente capì che la decadenza di una Nazione è causata soprattutto dalla perdita della fede nel proprio popolo (ossia dalla laicità, già condannata solennemente dalla Chiesa con la Quas Primas, Pio XI), pertanto con una serie di lungimiranti riforme tentò di restituire alla Spagna il suo antico ed augusto splendore sotto la Croce di Nostro Signore.
Per quest’opera di restaurazione cattolica, la Santa Sede (sotto Pio XII) nominò Franco “Cavaliere dell’Ordine Supremo del Cristo”. Anche il Caudillo (Franco) è vittima della consueta damnatio memoriae ad opera degli scribacchini, dei settari, dei laicisti e degli eretici più in generale. Requiem Aeternam ... Generalísimo!
El Presidente socialista español, Pedro Sánchez, ha cumplido una de sus promesas: sacar del Valle de los Caídos (o Basílica de la Santa Cruz del Valle de los Caídos) los restos de Francisco Paulino Hermenegildo Teódulo Franco y Bahamonde.
Bajo el gobierno de Franco -que, no obstante, también tuvos sus sombras y debe juzgarlas de forma equilibrada la historiografia seria- fue abolido el divorcio, el aborto y el uso de los anticonceptivos. Si no me equivoco, la sodomía y la prostitución fueron consideradas como actos delictivos, perseguidos penalmente y el Catolicismo fue proclamado Religión de Estado.
Franco sabiamente comprendió que la decadencia de una Nación tiene el origen en la fe del propio pueblo (es decir, la laicidad, condenada solemnemente en la Quas Primas de Pío XI), por ello con una serie de clarividentes reformas trató de restituir el antiguo y augusto esplendor de España bajo la Cruz de Nuestro Señor.
Por esta obra de restauración católica, la Santa Sede (bajo Pío XII) nombró a Franco "Caballero de la Suprema Orden de Cristo". No es de extrañar entonces que, el Caudillo sea víctima de la habitual damnatio memoriae operada por los chupatintas, sectarios, laicistas y herejes en general. Requiem Aeternam... ¡Generalísimo!